venerdì 24 gennaio 2014

Lei..

Oggi ho voglia di scrivere, non so nemmeno cosa di preciso, ma voglio scrivere quindi ho aperto una pagina bianca e via a svuotare la mente. Sono sul divano, Argo e Dolly hanno ricevuto in premio il grande onore di mangiare il fieno direttamente dal sacco e li sento sgranocchiare. Sono come bambini a natale. Ogni giorno mi stupiscono, mai avrei immaginato che i conigli potessero essere così, ho vissuto gran parte della mia vita senza averne mai visto uno se non morto in un piatto. E la mia mente torna a Lei, lei che ha aperto i miei occhi e il mio cuore, lei che silenziosamente si è fatta seguire e mi ha portata in un mondo nuovo, lei che mi ha insegnato a rispettare davvero un animale. Vi ho già parlato di lei nella presentazione ma è stata così speciale che vale la pena parlarne ancora. Lei si chiamava Niglia, era uno di quei grandi conigli bianchi che si allevano per mangiarli ma era stata più fortunata e insieme alla sorella era capitata in un gattile e dopo qualche mese in quel gattile sono capitata anche io. Mi ricordo l'esatto istante in cui l'ho vista, enorme, sdraiata come una regina, tutte le volte che andavo li era abitudine fermarmi e cercare di approcciarmi a lei. 
Era diffidente ma non posso darle torto, sarebbe dovuta finire in padella e aveva tutte le ragioni per diffidare dall'uomo, ma con il tempo ci siamo avvicinate, le portavo un pezzetto di banana e piano piano ha accettato di mangiarlo dalle mani. Ha silenziosamente approvato le centinaia di foto che le facevo e anche le carezze, ho toccato decine di volte le sue lunghe orecchie. Andavo li per lei, per stare qualche minuto vicino a quella creatura così tremendamente perfetta, non so spiegare cosa esattamente mi ha coinvolto così tanto ma è successo. C'erano anche altri conigli, ma lei era diversa. Lei era un pò mia e io ero un pò sua. Chi vede i conigli come pezzi di carne non può capire le mie parole, storcerà il naso e penserà che sono una pazza ma lei mi ha dato molto, tanto. L'ho guardata dormire, mangiare, correre, ho tanti ricordi di lei. Ho anche un enorme dolore, un vuoto, colei che per me era un'amica per altri era carne, dei ladri sono entrati nel gattile e l'hanno ammazzata lasciandone i resti per terra. Lei, la mia bianconiglia che aveva iniziato a fidarsi dell'uomo era stata tradita. Ho pianto così tanto, piango ogni volta che ci penso, prego che non abbia sentito nulla, che non se ne sia quasi accorta perchè l'idea di lei che si avvicina ai ladri curiosa mi spezza il cuore. C'ho messo settimane per tornare li, c'erano le sue buche, la vedevo nei suoi angoli preferiti e questa volta non c'erano banane della borsa. Tiravo fuori la macchina fotografica ma non trovavo il mio soggetto preferito. Lei mi ha aperto gli occhi, l'ho conosciuta che ancora mangiavo carne ma ho smesso e oggi sono più di tre anni che sono vegana e la devo ringraziare. Vivo con due meravigliosi, a volte scassapalle, conigli e ogni tanto sorrido pensando a come avrebbe reagito conoscendoli. 
Lei è il motivo per cui sono qua, forse è stupido, forse è banale, ma le devo tanto, ho iniziato ad amare la cucina e mangiare, ho deciso di rendere pubbliche le mie ricette e cercare di trasmetterle agli altri sperando che vedano oltre e aprano gli occhi come li ho aperti io. Mi piace ricordarla ma è così triste, è triste l'idea di averla persa in una notte, l'idea di non poterla più accarezzare e guardare. Esiste la leggenda del ponte dell'arcobaleno dove gli animali che sono mancati aspettano i 'padroni' per attraversare insieme il ponte, lei non è mai stata di nessuno ma come una bambina spero che questa leggenda abbia un fondo di verità e spero di rivederla. Vi lascio un paio di foto per farvi vedere quanto era bella.
Meglio che la smetto di scrivere perchè i rubinetti si sono aperti, buonanotte
 

11 commenti:

  1. Un grande affetto, che ti resterà nel cuore e nello stile per tutta la vita... dolcissima!!!

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  2. Commovente, ciao piccola e grazie per averlo condiviso

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  3. Bellissima Niglia!!! Anche io ho tre conigli, quelli cosiddetti "da carne". La femmina, Clio è bianca come Niglia, con le orecchione un po' rosa!....poi c'è Lollo, il suo compagno e il loro figlioletto di un anno Gas. Clio e Lollo li ho salvati dal diventare cibo e Gas l'ho visto appena nato, rosa con le macchiette scure!!!!! Mi dispiace molto che Niglia abbia dovuto sperimentare la crudeltà umana......posso capire esattamente come ti sei sentita e ti senta ancora!
    Vivendo con gli animali si capisce come anche loro abbiano una ricca vita emotiva e si aprono gli occhi in merito a COSA è cibo e a CHI non può esserlo!
    Un saluto ad Argo e Dolly :-)
    ....e un abbraccio a te :-)
    Serena

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    1. Deve essere stupendo vivere con tre coniglioni, davvero complimenti per averli salbati! Un abbraccio

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  4. Una storia molto triste e commovente, ma con un significato importante! E grazie per le tue ricette.. sono un aiuto enorme per me che sto percorrendo la strada verso il veganismo da poco più di un mese! E grazie per aver condiviso una storia così importante!

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  5. Una storia tristissima... Mi dispiace sia dovuta succedere a te... Spero che non debba succedere a nessun'altro!

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    1. Purtroppo finchè verranno considerati cibo succederà :(

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  6. Ciao, sono Maria Grazia, commento da anonima perchè ho perso la psw di google :\. E' una storia tremendamente bella e triste. Anche a me fa molto male la loro vulnerabilità. Se cerchi un lato positivo ti puoi dire che grazie a lei sei diventata vegana ed hai accolto in casa due fratellini. Lei sarebbe contenta. Diffondi la cucina vegana ed è anche grazie a te che qualche coniglietto si salverà dalle fauci di noi esseri disumani. Buona domenica e grazie ancora della condivisione <3

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